La nuova “Casa del Danzastorie” e la bottega dedicata al Limone dell’Etna IGP costituiscono un caso unico di progettazione riuscita in Sicilia, per la partecipazione di enti pubblici e privati, grazie al GAL Terre di Aci
Si è svolta alla presenza di autorità istituzionali, associazioni e cittadini, l’attesa giornata di inaugurazione di due nuove botteghe nell’ambito della riqualificazione dell’area di piazza Marconi, sita nel centro storico del comune di Acireale. Si tratta della chiusura di un iter iniziato con una progettazione istruita in tempi record dal GAL Terre di Aci e consegnata nell’estate 2021. Un progetto unico nel panorama siciliano in quanto in grado di conciliare una partecipazione tra enti pubblici e privati. Il recupero di Piazza Marconi costituisce un intervento di grande importanza per tutto il territorio delle Aci: si tratta di un luogo di grande richiamo anche per i territori limitrofi, simbolico e metaforico, ma anche spazio di sociabilità e scenario privilegiato della vita privata e collettiva, nonché un qualificato spazio di accoglienza dei turisti dal quale partire per la visita della cittadina barocca e del territorio.
Due botteghe di privati sono state messe a disposizione di associazioni che con la loro attività contribuiranno alla rivitalizzazione del luogo. La prima, rinominata Casa del Danzastorie, costituirà un laboratorio artistico e letterario sulla cultura siciliana orchestrato dal noto artista danzastorie Giuseppe Alosha Marino. Il luogo nasce con una vocazione all’accoglienza e solidarietà, con l’idea di spronare i giovani nel credere alle proprie passioni e alimentarle: sarà un luogo di libero accesso per gli amanti dell’arte e della cultura, composto di due piani ove troveranno spazio esposizioni di opere d’arte per chiunque voglia raccontarsi, decorata al suo ingresso da un ampio murales colorato sulle pareti che narra le gesta acesi e dei grandi artisti siciliani. Sarà parte espositiva di opere d’arte e racconti, mentre un’altra sezione raggiungibile da scala a chiocciola sarà adibita a salotto culturale a disposizione anche di studenti e docenti, che potranno svolgervi lezioni in un ambiente impregnato di storia, per insegnare ai giovani alunni gli autori della nostra storia siciliana. Ad ispirare le sale, la femminilità di quella “Sicilia fimmina” come le divinità greche, l’Etna e le sue tipicità: come una madre e un’amante, si respira il suo profumo nell’aria, con l’intento di risaltarlo e di metterlo a conoscenza per rivalorizzare il significato della nostra terra molto spesso non conosciuta e ricca di stereotipi. La Casa del Danzastorie costituirà così uno spazio di performance artistica, laboratorio ed esposizione volto a favorire la conoscenza del territorio attraverso lo spirito della sicilianità, in grado di calendarizzare un programma ricco di eventi che, attraverso l’innovativo linguaggio proposto, si propongano di riportare la tradizione siciliana e locale all’attenzione dei più giovani, creando una “alleanza generazionale”.
La seconda bottega inaugurata a due passi è quella dedicata al Limone dell’Etna IGP, “oro dell’Etna” e della cultura siciliana, sempre disponibile con cadenza annuale nelle nostre terre. Un limone che nasce e si sviluppa su diversi ettari alle pendici del vulcano, che dona suoli ricchi di acqua e sostanze nutritive: uno dei tesori biologici peculiari dell’isola, da fragranza e profumi inconfondibili. E’ uno dei frutti generati dalla rete “Terra dei Limoni” e dal Consorzio di Tutela del Limone dell’Etna IGP recentemente riconosciuto dal Ministero per l’agricoltura, composti da più produttori e commercianti di agrumi del territorio, che si propongono di valorizzare il limone delle Aci anche come fonte di attrazione per il turismo locale. Saranno previsti, grazie alla sinergia tra i partner coinvolti, piccoli eventi all’aperto per la degustazione dei prodotti derivati e per la conoscenza organolettica e dei benefici del limone sulla salute.
Il progetto di riqualificazione nel suo complesso, con l’aiuto dei partner privati menzionati, mira quindi a realizzare una sorta di “teatro a cielo aperto” in cui tutti siano al contempo attori e spettatori della vita collettiva, riguadagnando l’orgoglio di sentirsi acesi in una ritrovata identità alla riscoperta delle proprie radici storico-culturali. Sul piano tecnico specifico, si tratta dell’attuazione dell’adempimento dell’Azione 2.2.1 del Piano di azione locale intitolato “Migliorare le infrastrutture e i servizi alla popolazione del Gal “Terre di Aci”, collegata alla sottomisura 7.2 Psr Sicilia 2014/2020, per il secondo ambito di intervento della strategia “sviluppo e innovazione delle filiere e dei sistemi produttivi locali (agro-alimentari, forestali, artigianali e manifatturieri)”. Il GAL Terre di Aci è già impegnato nello studio di ampliamento del progetto pilota di rigenerazione urbana.